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12 Marzo 2021I cartoni animati fanno bene è una frase che non ci saremo mai aspettati di dover scrivere!
È ciò che ne esce da un uno studio dell’Università del Texas pubblicato sulla rivista della Società americana di oftalmologia pediatrica
che dimostra come guardare cartone animati 3D possa aiutare il fruitore nel risvegliare l’occhio pigro (ambliopia).
Una perfetta soluzione per risolvere questa patologia che colpisce soprattutto i bambini
e che spesso non ci si accorge in tempo perché non vengono sottoposti ad una visita oculistica!
Lo studio della correlazione tra occhio pigro e 3D
Lo studio è stato fatto su 8 bambini affetti dalla sindrome dell’occhio pigro, con età compresa tra i 4 e i 10 anni.
La terapia è durata due settimane e consisteva nella visione di sei cartoni 3D.
Al termine di questo periodo tutti i bambini hanno dimostrato un netto miglioramento,
raggiungendo da 1 a 4 linee dell’acuità visiva,
dove il trattamento classico avrebbe richiesto almeno 120 ore di terapia per riuscire ad ottenere 1 linea di miglioramento.
Perché questo accade?
L’occhio pigro solitamente si cura attraverso una terapia dicoptica, ossia per mezzo della presentazione separata di immagini diverse per ciascun occhio.
Con il 3D funziona allo stesso modo, perché le immagini dei film 3D vengono separate in modo da vederle in tre dimensioni.
Per far si che questo processo funzioni, entrambi gli occhi lavorano per unire le due immagini proiettate in aree irregolari a forma di minuscole bollicine complementari.
Le immagini percepite vengono viste ad alto contrasto su l’occhio ambliope e a basso contrasto su l’occhio del collega,
perciò lo sbilancio di contrasto supera la soppressione dell’occhio ambliope e attiva la visione binoculare.
Una scoperta sensazionale dal momento che i bambini porteranno a termine più volentieri gli “esercizi” per risvegliare l’occhio pigro,
potranno dire addio alle “vecchie” bende sopra l’occhio “forte”
e alla tipica riabilitazione con la terapia dicoptica risolvendo più velocemente l’ambliopia.
Ricordiamo che è comunque essenziale sottoporre il bambino affetto da ambliopia a visite oculistiche, in modo da monitorare il miglioramento del difetto visivo.