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23 Dicembre 2020La chirurgia laser nel campo oculistico è una soluzione per tutti quei soggetti affetti da difetti refrattivi come ad esempio la miopia, l’ipermetropia, l’astigmatismo e la presbiopia.
L’intervento di chirurgia laser fornisce un’alternativa all’uso di occhiali e lenti a contatto.
Capiamo insieme di cosa si tratta.
Chirurgia laser, anche detta “Refrattiva”
La chirurgia laser nel campo oculistico è chiamata più propriamente Chirurgia Refrattiva.
Questa consiste nell’utilizzo del laser per correggere i classici difetti visivi.
Vediamo quali:
- miopia: vedere sfocato oggetti lontani;
- ipermetropia: vedere sfocato oggetti vicini;
- astigmatismo: vedere doppio e sfocato sia gli oggetti lontani che quelli vicini;
- presbiopia: vedere sfocato oggetti vicini, da non confondere però con l’ipermetropia.
Come funziona l’intervento laser?
L’intervento si basa sul laser che va ad operare sulla superficie anteriore della cornea.
La cornea ha il ruolo di far penetrare la luce nell’occhio, passando per il cristallino e facendola confluire sulla retina.
Quando la cornea è deteriorata il nostro occhio perde la sua capacità di mettere a fuoco, portando ai difetti refrattivi che già conosciamo.
L’intervento refrattivo permette di modificare lo spessore della cornea in modo che la luce riesca nuovamente a filtrare in maniera corretta, risolvendo così le patologie oculistiche.
Esistono diversi interventi chirurgici in base al difetto refrattivo che si andrà a curare.
Quali sono le tecniche principali di chirurgia laser?
Negli ultimi anni sono molte le tecniche chirurgiche utilizzate.
La scelta della tecnica più adatta al caso del paziente spetta ovviamente all’oculista che dopo vari esami potrà indicare l’intervento più adeguato.
Le tecniche di chirurgia refrattiva sono diverse, scopriamo quali sono:
- LASIK: è la tecnica meno invasiva, si effettua una fessura sulla retina, dove poi si andrà ad intervenire con il laser, non ha bisogno di punti di sutura, si rimargina autonomamente col passere dei giorni;
- PRK (Photo Refractive Keratectomy): Si va ad intervenire sulla curvatura della cornea estraendo lo strato più esterno di questa;
- LASEK: Simile alla tecnica descritta in precedenza, con la differenza che lo strato più esterno della cornea non viene rimosso, ma riposizionato a fine operazione.
- SMILE (Small Incision Lenticule Extraction) si basa sull’utilizzo del solo laser a femtosecondi escludendo dunque l’utilizzo del laser ad eccimeri.
Come si effettuano gli interventi laser?
Gli interventi di chirurgia refrattiva vengono eseguiti in anestesia locale tramite l’utilizzo di un collirio anestetico, il paziente perciò è sveglio e vigile ma l’operazione sarà comunque indolore e sicura, grazie anche alle avanzate tecnologie odierne.
La durata dell’operazione totale è minima, si impiegano circa 20 minuti, il trattamento laser dura tra i 30 e i 60 secondi.
Per informazioni sul post operatorio potete consultare il nostro articolo “Dopo l’intervento laser, la vita dei nostri pazienti”.
Quanto si può effettuare un intervento laser?
La prima cosa essenziale è il difetto visivo abbia una stabilità di almeno due anni continuativi.
Non vi è una età corretta per sottoporsi ad un intervento laser, si consiglia però di aver superato almeno i venti anni.
Se siete interessati ad un intervento di chirurgia laser, ma avete ancora dubbi e paure a riguardo vi proponiamo il nostro articolo “Preoccupazioni nei pazienti pre intervento laser” in modo da sfatare tutte le ansie a riguardo e riuscire a farvi conoscere questo mondo pieno di possibilità.