Non perdiamoci di vista – la valutazione della funzione visiva: un percorso clinico assistenziale per il pediatra di famiglia
4 Dicembre 2020Chirurgia laser oculistica
23 Dicembre 2020La miopia è stata considerata per secoli una malattia invalidante, nei soggetti miopi non va trascurata la parte psicologica, sopratutto nei casi più gravi.
La scienza e la tecnologia hanno messo a disposizione dei medici oftalmologi molte innovazioni per contrastare al meglio questo importante difetto della vista.
I bambini miopi
È difficile per un bimbo miope descrivere la sua condizione e le emozioni che prova in genere sono:
- Vergogna: perché pensa di avere qualcosa in meno rispetto agli altri.
Difficili sono quegli anni dove la competizione è di primaria importanza. - Impotenza e sconforto: perché è lui stesso a non capire cosa gli accade esattamente e perché.
Questa fase di solito si presenta nei primi anni scolastici.
Importantissima è l’attenzione sia da parte dei genitori che degli insegnanti, che potrebbero confondere il difetto visivo con pigrizia. - Senso di colpa
Senza dimenticare che da bambini è facile essere derisi dai propri compagni di classe perché non si riesce a leggere bene quanto è scritto alla lavagna o perché bisogna avvicinare il libro al naso per poter vedere.
Quando poi la miopia è particolarmente elevata e richiede l’uso di occhiali con lenti particolarmente spesse, il contraccolpo psicologico si aggrava e la reazione è una chiusura emotiva del bambino che tenderà ad auto – isolarsi e vivere la sua condizione come una menomazione o una diversità.
Sarà quindi obiettivo della famiglia, dell’oculista e a volte di uno psicologo aiutarlo a superare le difficoltà e trasformare il difetto visivo in curiosità.
Gli adulti miopi
Anche nell’adulto la miopia è fonte di problemi.
Da un punto di vista psicologico, le ripercussioni sull’adulto sono talvolta anche più pesanti.
Basta riflettere sull’importanza che lo sguardo ha assunto nella vita sociale, per comprendere come un paio di lenti spesse che isolino il nostro sguardo da quello degli interlocutori, ci priva di una delle più importanti armi psicologiche delle quali disponiamo.
Con gli occhi si asserisce e si nega, si conquista e si minaccia, si provoca e si seduce.
Una persona con elevata miopia si sente escluso dai rapporti interpersonali sociali e lavorativi.
Il soggetto miope pensa di non poter esercitare più (o di poterlo fare solo in parte) quella libertà e sicurezza che può dare uno sguardo deciso, e un paio di lenti spesse rendere impossibile.
Una volta che la persona si rende conto di essere privata di una delle sue armi principali potrebbe soffrire di disturbi d’ansia (attacchi di panico, agorafobia) o isolarsi e cadere in depressione.
Il ricorso alla psicoterapia potrà sicuramente apportare benefici alla persona che ne soffre ridandogli fiducia in se stesso.
una volta che il difetto visivo si sarà stabilizzato, il rimedio migliore rimane comunque la possibilità di ricorrere ai numerosi strumenti moderni, come l’intervento laser ad eccimeri che migliorerà la qualità della sua vita e riconcilierà il miope con la sua vista e i suoi occhi.