L’intervento chirurgico agli occhi è un argomento molto dibattuto perché, se da una parte rappresenta la più grande aspirazione di una persona con deficit visivo, dall’altra significa scontrarsi con le paure di una tecnica poco conosciuta.

Abbiamo deciso dunque di raccogliere alcune delle domande che ci vengono maggiormente poste per tranquillizzare e informare chiunque voglia migliorare la sua situazione visiva, per sempre.

No. Le tecnologie della chirurgia refrattiva permettono di effettuare l’intervento in assoluta sicurezza. Si può verificare in una minima percentuale di casi (dal 2 al 5%) che non si riesca a correggere il difetto visivo in modo completo; ci sarà sempre comunque un miglioramento della vista rispetto alla situazione di partenza. La complicanza più grave dopo l’intervento laser è l’infezione, ma è un caso raro, soprattutto se si segue la terapia prescritta dove vengono dati antibiotici in collirio e se si evita una esposizione a possibili fonti di infezione dopo l’intervento. La visita preoperatoria è per questo fondamentale in quanto servirà per selezionare i pazienti idonei all’intervento laser, una percentuale che è di circa il 90% dei soggetti.

Si riesce a risolvere il difetto visivo ed eliminare l’uso di occhiali o anche delle lenti a contatto al 99%. A volte può capitare che rimanga un piccolo difetto il quale potrà essere nuovamente trattato con il trattamento laser. In alcuni casi si può scegliere di far rimanere un piccolo difetto per esigenze visive particolari del paziente.

Il recupero dall’intervento laser è molto rapido e il paziente solitamente può tornare velocemente alla sua vita quotidiana e svolgere le normali attività, compresa quella della guida. Basterà attendere meno di una settimana. Ma sarà il medico a definire i migliori tempi di recupero. 

Dipende dal tipo di lavoro svolto e dal luogo. Di base circa una settimana, massimo dieci giorni. Se si lavora in ambienti polverosi si consiglia di rimanere a riposo più a lungo. Sarà il medico a consigliarvi le tempistiche di recupero necessarie e poter tornare così ad essere operativi al 100%.

Non è necessario restare al buio dopo l’intervento di chirurgia refrattiva, ma è importante usare gli occhiali da sole all’esterno nel primo periodo. Potrebbero esserci dei fastidi iniziali in ambienti molto luminosi; necessario evitare lampade solari e bagni di sole il primo mese dopo l’intervento.

È fondamentale sospendere l’utilizzo di lenti a contatto circa 10 giorni prima della visita preoperatoria. Occorre inoltre evitare di truccare gli occhi qualche giorno prima dell’intervento e lavarsi il viso con prodotti privi di trucco e profumi.

L’intervento è veramente velocissimo, dura pochi minuti. Anzi gran parte di questo tempo è dedicato alla preparazione dell’occhio al trattamento, il quale invece ha una durata di solo pochi secondi circa 1,5 secondi per ogni diottria da trattare.

La chirurgia refrattiva è consigliata quando il paziente presenta delle necessità psicologiche legate alla vita quotidiana, al lavoro, allo sport, ma anche per ragioni estetiche o quando l’uso degli occhiali o delle lenti a contatto non è più tollerato.

No. L’intervento di chirurgia refrattiva non provoca dolore in quanto l’occhio viene anestetizzato con un collirio anestetico. Solo nelle ore successive all’intervento, possono esserci dei lievi fastidi e leggera lacrimazione, in quanto è terminato l’effetto dell’anestetico; questi effetti tendono a scomparire dopo qualche ora o qualche giorno, dipende dalla tecnica che è stata utilizzata e dalla sensibilità del paziente.

Assolutamente si. Anzi è preferibile in quanto permette al paziente sia di evitare il disagio di un secondo intervento sia di avere un occhio corretto ed uno invece con difetto di vista. Rimane comunque una decisione che nella maggior parte dei casi si prende di comune accordo tra il medico e il paziente.

Il compito del paziente durante l’intervento è molto semplice, dovrà solo fissare una luce lampeggiante all’interno del laser. Il trattamento verrà eseguito molto velocemente ed i laser di nuova generazione sono dotati di una nuova tecnologia l’eye tracker che permette di inseguire anche gli involontari movimenti dell’occhio. Per questo motivo, se dovesse capitare un leggero movimento dell’occhio non ci saranno problemi per la riuscita del trattamento. In caso di grandi movimenti il laser interrompe automaticamente il trattamento.

La miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo, che vengono definiti come difetti refrattivi. Ovvero un difetto visivo causato dall’incapacità dell’occhio di mettere perfettamente a fuoco sul piano retinico l’immagine di un oggetto o di una persona. È possibile operare la miopia fino a 10 diottrie, l’astigmatismo fino a 6 diottrie e l’ipermetropia fino a 5 diottrie. In base al difetto visivo verrà consigliata la tecnica più adeguata.

Dipende dall’occhio del paziente, se è sano e quindi la sua retina non presenta problematiche particolari o degenerazioni, il recupero della vista sarà non solo rapido ma anche completo con il raggiungimento dell’acuità visiva massima e cioè di dieci decimi.

L’idoneità deve essere sempre accertata dal medico chirurgo Oculista dopo aver fatto un’accurata visita oculistica. Non sono idonei i pazienti miopi di età inferiore ai vent’anni: i soggetti in cui la miopia non si è ancora stabilizzata. Non è idoneo il paziente con una cornea troppo sottile o con malattie della cornea,  glaucoma, problemi retinici maculari o altre patologie. Da verificare l’ idoneità chi assume ormoni o psicofarmaci.

L’intervento di chirurgia refrattiva è eseguibile quando si è affetti da disturbi visivi come la miopia, astigmatismo o ipermetropia anche di forte entità, così da risolvere i disagi che si incontrano nella vita di tutti i giorni. È consigliato anche per quelle persone che non vogliono più portare occhiali o lenti a contatto. L’intervento può essere eseguito anche quando il difetto riguarda un solo occhio. La correzione laser è necessaria anche quando il paziente non riesce più a tollerare le lenti a contatto, in quanto procurano fastidi eccessivi.

Una volta effettuato il trattamento laser, il risultato è definitivo. Può capitare che con il passare del tempo possano esserci dei lievi cambiamenti nella vista, ma rimane un caso raro. Se dovesse capitare, si potrà ricorrere a dei piccoli e veloci ritocchi.

Si, anche se non ce n’è più bisogno, in quanto tutti i pazienti trattati eliminano sia l’uso delle lenti a contatto.

No, durante la gravidanza e per tutto il periodo dell’allattamento non è possibile in quanto ci sono delle alterazioni ormonali che possono determinare delle anomalie e problematiche nella cicatrizzazione. Si consiglia di attendere almeno tre mesi dalla fine dell’allattamento.

Le tecniche principali alla base della chirurgia refrattiva sono la Femto-LASIK, la SMILE e la PRK.  La PRK agisce sulla superficie della cornea conservando la maggior parte del tessuto corneale, ha un tempo di recupero di circa una o due settimane. La LASIK e la SMILE agiscono invece internamente alla cornea, riducendo quindi il tempo di guarigione, ma diminuendo la resistenza del tessuto corneale per il taglio corneale che viene effettuato.

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