La persona che soffre di astigmatismo ha un difetto di messa a fuoco degli oggetti.
Il difetto è più spesso causato dalla forma della parte anteriore della cornea: nel soggetto normale è simmetrica, sferica, mentre nell’astigmatico è asimmetrica, ellissoidale, ovoidale.
Tale tipo di curvatura non permette la messa a fuoco delle immagini sulla retina in un solo punto, ma su diversi piani. Questo difetto può essere compensato o aumentato dalla superficie anteriore della cristallino, la lente interna dell’occhio.
L’astigmatico ha una scarsa ed imprecisa visione sia da lontano che da vicino. Un punto luminoso viene percepito come allungato e un cerchio come un ellissi.
L’uso di occhiali è fondamentale per fornire una buona visione e prevenire i tipici disturbi di affaticamento visivo, che compaiono anche dopo brevi periodi di applicazione: lettura, computer o guida della macchina.
L’astigmatismo può presentarsi da solo ma quasi sempre è associato alla miopia o all’ipermetropia. Per questo può essere miopico, ipermetropico e misto; nell’astigmatismo miopico entrambe le linee focali cadono davanti alla retina, in quello ipermetropico entrambe le linee focali sono situate virtualmente dietro alla retina. Nell’astigmatismo misto una linea focale è davanti alla retina mentre la seconda si trova dietro alla retina stessa.
L’astigmatismo si classifica:
L’astigmatismo di solito è legato ad un’anomalia di curvatura della superficie anteriore della cornea e più precisamente per una differenza di curvatura tra il meridiano verticale e quello orizzontale; raramente la causa è un’anomalia di curvatura del cristallino.
Il difetto è congenito: si individua nei primi anni di vita e rimane pressoché invariato nel corso degli anni.
L’astigmatismo può però comparire anche secondariamente ad interventi chirurgici come cataratta, trapianto di cornea, distacco di retina, o successivamente a traumi oculari o anche per pressione della palpebra superiore sul bulbo come accade nel caso di neoformazioni palpebrali tipo calazio.
Nella maggior parte dei casi l’astigmatismo può essere corretto con l’uso di occhiali o lenti a contatto.
Da circa 20 anni si può ricorrere anche per questo difetto refrattivo alla correzione con il laser. Le tecniche più utilizzate sono, come per la miopia, la PRK e la LASIK.
La PRK viene utilizzata per trattare l’astigmatismo di lieve entità e quando il paziente è sia miope sia astigmatico: il chirurgo corregge i due difetti contemporaneamente.
La LASIK è invece usata per gli astigmatismi medi e alti e soprattutto quando coesistono ipermetropia e astigmatismo.
Oltre a queste tecniche, in alcuni casi, per esempio nell’astigmatismo dopo trapianto corneale, è utilizzata anche la cheratotomia astigmatica: alcune incisioni sono effettuate nella zona più periferica della cornea, con bisturi di diamante o con laser a femtosecondi.