Le visite pre intervento chirurgico oculistico
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28 Ottobre 2020Quando si ha a che fare con gli occhi, è di fondamentale importanza essere sicuri di ricevere le opportune cure di cui abbiamo bisogno, e per farlo dobbiamo conoscere le differenze tra le varie figure professionali della salute dell’occhio.
In Italia le figure regolamentate in oftalmologia sono tre: l’Oculista, l’Ortottista e l’Ottico.
Oculisti, ottici ed ortottisti, concorrono insieme per il mantenimento ed il ripristino della salute degli occhi e per la riabilitazione visiva.
Ciascuno, però, ha le proprie specifiche competenze e, nell’interesse di tutti (pazienti in primis), conviene che ciascuno rimanga nel proprio seminato, rispettando l’operato di ogni diversa figura professionale.
Tutte le figure professionali
OCULISTI
L’oculista (medico specialista) ha una laurea in medicina e chirurgia, l’abilitazione professionale per la pratica della medicina e l’attestato specifico rilasciato dalla scuola di specializzazione.
Gli oculisti, quindi, hanno almeno 11 anni di istruzione e di formazione, oltre la scuola superiore, e sono specializzati per diagnosticare e curare tutte le malattie degli occhi, eseguire interventi chirurgici, prescrivere occhiali ed applicare lenti a contatto.
Può svolgere qualsiasi esame diagnostico, intervento, prescrizione di lenti e farmaci.
Più della metà degli Oculisti italiani è iscritta alla SOI (Società Oftalmologica Italiana), che è un organismo scientifico ed ente morale dal 1879.
Il Medico Oculista può lavorare presso Strutture Pubbliche del SSN (dopo selezione tramite concorso pubblico) quali Ospedali, Distretti Sanitari di Base etc… e/o privatamente, nei limiti previsti dalla Legge.
L’Oculista è l’unico professionista sanitario medico nell’ambito dell’Oftalmologia.
ORTOTTISTI
Gli ortottisti sono anch’essi dei professionisti dediti alla cura degli occhi, specializzati nella diagnosi e nella gestione dei problemi della visione binoculare, legati soprattutto all’ambliopia (occhio pigro) ed ai disturbi della motilità oculare (strabismo).
Ogni ortottista è tale se ha frequentato un corso di laurea triennale, oltre la scuola superiore.
Gli ortottisti di solito lavorano in stretta collaborazione con gli oculisti.
Spesso si occupano di buona parte degli esami diagnostici che si svolgono negli studi oculistici ma, in tutti i casi, svolgono la propria attività sotto la supervisione di un medico oculista, il solo che può esprimersi per le relative conclusioni diagnostiche ed i consigli terapeutici.
È il professionista che si occupa dell’esecuzione di tutti gli esami oftalmologici:
- Campo visivo,
- Esami elettrofunzionali (ERG, PEV, EOG )
- Refrazione (optometria),
- Contattologia,
- Senso cromatico,
- Senso luminoso,
- Tonometria,
- Tonografia,
- Ecografia bulbare,
- Test di Amsler,
- GDx,
- HRT,
- OCT,
- OBF.
OTTICI
Sono le figure professionali non mediche (arte ausiliaria); per esercitare la professione è necessario il diploma o la licenza di Ottico, che si ottengono superando l’esame di abilitazione.
Il diploma di Ottico si consegue frequentando un corso quinquennale di istruzione superiore specifico per Ottici; dopo i primi tre anni di formazione si acquisisce la qualifica di Operatore ottico.
La licenza di Ottico viene invece rilasciata al termine di specifici corsi biennali post – diploma, oppure di corsi triennali, nel caso in cui lo studente abbia già superato un biennio di scuola superiore.
L’ottico, non essendo medico né professionista sanitario, non può prescrivere medicinali, dare consigli di natura medica né gestire patologie e tantomeno eseguire interventi chirurgici.
Non esistono attualmente servizi di ottica all’interno del SSN.