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28 Ottobre 2020Il glaucoma è una malattia oculare causata da un danno progressivo del nervo ottico.
Il nervo ottico trasmette gli impulsi nervosi dalla retina (assimilabile ad una pellicola fotografica) al cervello dove vengono elaborate le informazioni visive.
La causa del deterioramento del nervo ottico è l’aumento della pressione interna dell’occhio che determina uno schiacciamento delle fibre del nervo e una diminuzione della irrorazione sanguigna.
La pressione oculare, i cui valori normali possono oscillare tra i 14 e i 20 mmHg, incontra una difficoltà anomala a defluire verso l’esterno dell’occhio attraverso le normali vie anatomiche (trabecolato corneo-sclerale, canale di Schlemm, vasi collettori episclerali).
Il danno al nervo ottico, se non diagnosticato e curato in tempo, comporta una riduzione permanente della vista.
I fattori di rischio
I fattori di rischio fino ad oggi identificati per l’insorgenza e la progressione della malattia sono:
- Aumento della pressione intraoculare (sicuramente il più importante)
- Età del soggetto
- Familiarità
- Miopia
- Diabete
- Ridotto spessore corneale centrale
- Traumi e interventi chirurgici
Il rischio individuale per un paziente – con diagnosi di glaucoma – di sviluppare o peggiorare il danno visivo nel corso della vita (incluso il rischio di cecità), dipende in larga misura dalla gravità del danno al momento della diagnosi (importanza della diagnosi precoce) e dall’età del paziente, ovvero dalla sua aspettativa di vita.
In quest’ottica, pazienti giovani che presentano un danno glaucomatoso avanzato rappresentano la categoria a maggior rischio di perdere la vista a causa del glaucoma.
La rapidità poi con cui la malattia progredisce nel singolo paziente rappresenta un altro rischio di cecità.
Il glaucoma è una malattia subdola perché quasi sempre asintomatica. La malattia è stata definita “il ladro silenzioso della vista”: le difficoltà visive si manifestano solo nelle fasi tardive della malattia, quando il danno al nervo ottico è ormai avanzato.
Specifici esami strumentali
- Esame del campo visivo
- Analisi delle fibre nervose
- Analisi delle cellule ganglionari
Nel campo visivo ad esempio, le aree di ridotta sensibilità della percezione luminosa lentamente diventano zone cieche.
Se non diagnosticato e curato in tempo il glaucoma può compromettere la maggior parte delle fibre ottiche costituenti il nervo ottico con gravi danni funzionali.
Dal momento che si presenta in assenza di sintomi, sono importanti gli esami e i test specifici per una corretta e tempestiva diagnosi.
Esami di routine per il monitoraggio del glaucoma
- Esame delle cellule ganglionari
- Misurazione della pressione oculare
- Esame delle fibre nervose intorno la pupilla ottica
- Gonioscopia (per valutare l’ampiezza delle vie di deflusso dell’umore acqueo)
- Esame del fundus
- Studio della pupilla ottica
Secondo recenti studi, circa il 2% della popolazione italiana sopra i 40 anni soffre di glaucoma.
In un futuro prossimo ci si aspetta un aumento della malattia del 33% dovuto al progressivo invecchiamento della popolazione.
Le tipologie di glaucoma
Esistono molti tipi di glaucoma, i più frequenti sono:
- Glaucoma cronico ad angolo aperto
L’umore acqueo ha difficoltà a fuoriuscire dal bulbo per un anomalo ispessimento e diminuzione di permeabilitá del trabecolato, struttura che l’umore acqueo deve attraversare per lasciare l’occhio. - Glaucoma da chiusura dell’angolo
In questo caso è la parte più periferica dell’iride che va ad ostruire la zona dove l’umore acqueo fuoriesce dal bulbo. L’aumento della pressione può essere anche improvvisa e raggiungere valori molto elevati.
Altri tipi di glaucoma, sebbene più rari sono:
- il glaucoma a bassa pressione (si producono danni al nervo ottico pur con valori normali della pressione endoculare)
- il glaucoma congenito, che comparendo subito dopo la nascita, comporta sintomi precoci e specifici (fastidio alla luce, lacrimazione).
Il Trattamento del glaucoma
Il trattamento del glaucoma si basa essenzialmente sulla riduzione della quantità dell’umore acqueo all’interno dell’occhio, in modo da poter abbassare quindi la pressione endoculare.
La riduzione della pressione interna dell’occhio può essere ottenuta con:
- Chirurgia
- Laser
- Farmaci
la chirurgia per il glaucoma
L’obiettivo della chirurgia del glaucoma è quello di creare una via di scarico dell’umore acqueo alternativa a quella naturale.
Questo risultato può essere raggiunto sia con interventi perforanti sia con interventi non perforanti. Esistono numerosissime tecniche chirurgiche con molteplici varianti che possono essere valide in base all’esperienza del chirurgo.
Il trattamento laser
I laser utilizzati nel glaucoma sono tre: YAG laser, argon laser e laser a diodi.
I farmaci per contrastare il glaucoma
Esistono oggi diverse categorie di colliri che da soli o in combinazione tra loro sono in grado di controllare efficacemente la pressione oculare.
Le principali categorie di farmaci per abbassare la pressione interna dell’occhio sono:
- betabloccanti;
- analoghi delle prostaglandine;
- alfa2 agonisti;
- inibitori dell’anidrasi carbonica;
- parasimpaticomimetici.
Consigliamo di sottoporvi ad una visita oculistica e di farvi prescrivere un trattamento mirato dal Centro Medici Mythril.